06 aprile 2006

I “dialoghi” della casa editrice Di Renzo



Recensione di Franco Vivona


Scienziati, ma non solo. Margherita Hack, Federico Zeri, l’astronauta Umberto Guidoni e i premi Nobel Max Perutz e Ilya Prigogine. Sono questi alcuni dei nomi più prestigiosi che la Di Renzo Editore ha raccontato nella sua collana “I Dialoghi”. Un modo diverso per raccontare la scienza, ma anche la vita di coloro che vi si sono dedicati. Così, nel 1988, il lettore Sante Di Renzo è diventato editore. All’origine della sua scelta un imperativo categorico: rendere la scienza “dialogo”: dell’incontro vis-à-vis con i grandi luminari della conoscenza. I protagonisti della collana venivano intervistati con lo scopo di ottenere un racconto esaustivo della loro vita, perché il destino di un uomo così si vede già dalla culla. Madrina della collana fu proprio l’astronoma Margherita Hack, con il suo “Una vita tra le stelle” ma l’impulso ad avviare l’attività editoriale, Sante Di Renzo lo deve a una piccola frustrazione: il desiderio di veder pubblicati gli scritti, allora introvabili, del matematico italiano Luigi Fantappié. L’editore era rimasto infatti colpito dagli inusuali paralleli tra scienza e teorie umanistiche che l’autore presentava, e tentò di farlo pubblicare. Niente da fare: il mercato editoriale era sordo ai sui richiami. E allora Sante Di Renzo decise di fare da solo. Oggi il suo catalogo vanta decine di titoli, tra cui sarebbe difficile sceglierne uno piuttosto che un altro: Paul Davies, Freeman Dyson, Bernard Lewis, Ernst Nolte, Benoit Mandelbrot, George Mosse e Noam Chomsky, tanto per citarne alcuni. L’attività della casa editrice romana, tuttavia, non si esaurisce con la collana Dialoghi. Ci sono anche una collana universitaria, una per le scuole e una che raccoglie testi di narrativa per esordienti.

Il Corriere Laziale, martedì 3 giugno 2003, pag. 7